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Fondo per la ristorazione, la domanda alle Poste

La conversione in legge del Decreto Agosto (D.L. 104/2020) ha ampliato il numero di beneficiari del contributo a fondo perduto per la filiera della ristorazione.

Sono state infatti introdotte anche le attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, i catering e banqueting e gli alberghi per l'attività di somministrazione di cibo. L'art. 58 D.L. 104/2020 (convertito nella L. 126/2020 in vigore dal 14.10.2020) ha destinato un contributo a fondo perduto in favore dei soggetti che presentano come prevalente uno dei seguenti codici ATECO:

• 56.10.11 - ristorazione con somministrazione;

• 56.10.12 - attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;

• 56.21.00 - catering per eventi e banqueting;

• 56.29.10 - mense;

• 56.29.20 - catering continuativo su base contrattuale;

• 55.10.00 - alberghi (limitatamente alla somministrazione di cibo).


Dovrebbe essere in uscita un decreto del Mipaaf di concerto con il MEF che elencherà criteri, modalità e ammontare del contributo.


Nell'attesa, un comunicato del Ministero delle Politiche Agricole e forestali ha anticipato alcuni dettagli:
il contributo spetta nel limite di 600 milioni di Euro annui (gli operatori con gli Ateco indicati sono svariati milioni, quindi l'importo potrebbe essere minimo) per l'acquisto di prodotti agroalimentari di qualità e origine italiana, inclusi i prodotti vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP o IGP. I prodotti DOP o IGP e quelli idonei ad evitare gli sprechi alimentari sono considerati prioritari nell'assegnazione delle risorse.


La condizione per fruirne è che
l'ammontare del fatturato/corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai 3/4 dello stesso periodo 2019.


Per le
newco 2019 tale conteggio non deve essere effettuato.


Sembra inoltre che il contributo potrà essere fruito
presentando domanda mediante il portale della ristorazione, gestito da Poste Italiane (concessionario prescelto per questo fondo) o direttamente allo sportello delle Poste.


Una volta espletata la verifica degli aiuti “
de minimis
” da parte delle Poste, il Ministero autorizza la corresponsione di un anticipo del 90% del contributo riconosciuto, che viene accreditato al beneficiario attraverso un bonifico.


Entro 15 giorni dall'anticipo il beneficiario presenterà sempre alle Poste quietanza dei pagamenti delle fatture e riceverà l'ulteriore 10%.


Per accedere al servizio è annunciata una
commissione di ingresso, il cui importo a oggi è ignoto. Le spese oggetto del contributo sono quelle effettuate dal 14.08.2020 in poi e occorre produrre le fatture/documenti fiscali di acquisto al momento della domanda.


Ciascun beneficiario può ricevere
da un minimo di 1.000 Euro a un massimo di 10.000 Euro (al netto dell'Iva): ciò significa che l'ammontare degli acquisti non può essere inferiore a 1.000 Euro, mentre può essere superiore a 10.000 ma il massimo che si potrà ricevere di contributo sono 10.000 Euro.


I prodotti che rientrano nel beneficio sono quelli da vendita diretta e quelli ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.


Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile
né ai fini delle imposte dirette, né ai fini Irap e non rileva nel calcolo del rapporto degli interessi passivi.

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