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Il turismo va in rete

 

Tutto pronto per il contributo per le reti di imprese, nonché le ATI, che operano nel settore turistico. Infatti, il Mibact ha pubblicato il bando con cui vengono specificate caratteristiche e modalità di accesso.

 

Obiettivi dichiarati del bando sono quelli di promuove e sostenere i processi di integrazione, tramite la forma del contratto di rete, tra le imprese turistiche per supportare i processi di riorganizzazione della filiera turistica, migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto e incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica nazionale, soprattutto nei mercati esteri.

I contratti di rete devono essere esistenti o essere costituiti nel termine di 90 giorni dalla pubblicazione del bando stesso.

 


 

 

Il bando individua i requisiti che devono rispettare i soggetti retisti alla data di presentazione della domanda. Si segnala, in particolare, e in coerenza con la ratio ispiratrice del contratto di rete, come siano ammesse al bando reti composte esclusivamente da micro e piccole imprese come definite ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE, recepita con D.M. 18 maggio 2005 e quindi soggetti che rispettino i seguenti limiti: massimo di 50 dipendenti e fatturato o attivo di bilancio entro i 10 milioni di euro.

Altro elemento di discrimine è dato dalla necessità che almeno l’80% delle imprese aderenti al contratto di rete siano imprese turistiche, ovvero avere un codice primario ATECO 2007 di cui al gruppo I, nonché agenzie di viaggio e società di trasporto di persone.

Il bando delinea la figura della capofila (sempre presente nei contratti di rete) e soprattutto i compiti a essa assegnati che consistono nel farsi carico di presentare la domanda, diventando il referente amministrativo. In ragione di ciò, la capofila dovrà presentare, oltre alla domanda che di fatto le assegna la qualifica, anche le istanze di rendicontazione e tutta la documentazione che la Direzione generale Turismo del Mibact riterrà opportune richiedere, nonché comunicare, sempre alla Direzione generale, tutte le variazioni del progetto.

 

 


 

Ammessi al bando sono i progetti, con spese previste non inferiori a 400.000 euro, aventi uno o più dei seguenti obiettivi:

  1. riduzione dei costi dei retisti attraverso la messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione, di gestione, e di prenotazione di servizi turistici, nonché la creazione di una piattaforma per acquisti collettivi di beni e servizi;
  2. promuovere iniziative per fare conoscere il territorio, con particolare riferimento a sistemi di promo-commercializzazione on line;
  3. implementare iniziative di promo-commercializzazione utilizzando i nuovi strumenti tra cui i socialmarketing;
  4. creare pacchetti turistici innovativi;
  5. promuovere le imprese all’estero attraverso la partecipazione a fiere e la creazione di materiali pubblicitari comuni.

Il contributo viene individuato in 200.000 euro per singola rete, nel contesto di un fondo generale di 8 milioni di euro. Saranno considerate ammissibili le spese sostenute a decorrere dal 1° maggio 2014, con il limite che, quelle sostenute prima dell’accettazione della notifica di concessione, hanno un limite massimo pari al 20% delle spese ammesse complessive.

 

 


 

Le tipologie di spese sono relative:

  1. nel limite del 5% ai costi funzionali alla costituzione della rete, quali, ad esempio, i costi per le fidejussioni, quelle notarili e di registrazione;
  2. ai costi per la tecnologia hardware e software necessaria;
  3. nel limite del 10% ai costi per la consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestata da soggetti esterni;
  4. ai costi per la promozione a livello nazionale e internazionale (in questo secondo caso deve essere unitaria);
  5. ai costi per la comunicazione e pubblicità del progetto di rete e
  6. nel limite del 15% ai costi formativi per titolare e dipendenti in funzione del progetto di rete.

Ai fini della partecipazione al bando, la capofila deve, a partire dalle ore 10.00 del 14 dicembre, registrarsi sulla piattaforma messa a disposizione dal Mibact (www.beniculturali.it/turismo).

 

Effettuato questo primo passaggio, entro e non oltre le ore 16.00 del 15 gennaio 2016 la capofila presenterà l’istanza, firmata digitalmente dal rappresentante legale, esclusivamente per via telematica.

 


 

 

Le domande regolarmente presentate saranno ammesse alla valutazione che, ai sensi del bullet 16 del bando, prevede vari parametri valutativi. In particolare, i parametri da tenere ni considerazione sono:

  1. numero di soggetti retisti: da 10 a 19 viene assegnato 1 punto, da 20 a 29 i punti sono 2 e così via fino a un massimo di 10 punti;
  2. in caso di retisti appartenenti a più Regioni vengono assegnati 2 punti;
  3. per i progetti mirati alla destagionalizzazione dei flussi turistici vengono assegnati fino a 10 punti;
  4. per l’affidamento all’ENIT delle attività promo-commerciali i punti in palio sono da 5 fino a 10 e, infine,
  5. l’utilizzo di tecnologie innovative di promo-commercializzazione on line compatibili con il Portale Italia.it. In questo caso i punti in palio vanno da un minimo di 1 a un massimo di 10.

 

Al termine dell’istruttoria valutativa i risultati saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

 


 

 

Da ultimo si evidenzia come l’erogazione del contributo riconosciuto avverrà secondo le seguenti modalità:

  • 40% a titolo di anticipazione;
  • 40% a SAL pari al 70% del progetto in coerenza con gli steps temporali programmati e
  • 20% a saldo, previa rendicontazione finale e presentazione della documentazione delle spese sostenute.

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