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Welfare aziendale: nuove opportunità
Il Bando #Conciliamo per finanziare i progetti di impresa doveva chiudere il 15/10/2019 ma è annunciata la riapertura con ampliamento dei soggetti ammissibili.
Il welfare pubblico sta sopportando tagli significativi legati ai vincoli delle risorse statali che vengono destinate ad altro, sacrificando i servizi assistenziali invece di ampliarli e migliorarli.
Spostare in capo ai privati il sostegno su sanità, istruzione, assistenza evita allo Stato di rimanere da solo nel garantire i diritti sociali spettanti a ogni cittadino e di limitare la spesa pubblica, agevolando in misura minore gli investimenti privati. In questa ottica, attraverso a contributi pubblici oltre che alle agevolazioni fiscali e contributive già esistenti, vengono co-finanziate le imprese che destinano parte dei loro profitti a realizzare iniziative di welfare.
Sul sito www.governo.it il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha promosso il bando #Conciliamo, che destina 74 milioni alla realizzazione di progetti finalizzati a:
- rilancio demografico,
- incremento dell'occupazione femminile,
- riequilibrio dei carichi di lavoro tra uomini e donne,
- sostegno alle famiglie con disabilità,
- tutela della salute,
- contrasto all'abbandono degli anziani.
I destinatari di questo bando sono imprese, società cooperative e soggetti collettivi aventi sede legale in Italia, con almeno 50 dipendenti assunti a tempo indeterminato, regolarmente iscritti al Registro delle Imprese e non sottoposti a procedure concorsuali e di liquidazione anche volontaria.
Previa valutazione e approvazione dei progetti da parte di apposita Commissione, i contributi destinati possono variare da 500.000 a 1,5 milioni di euro e devono finanziare progetti di durata non superiore a 24 mesi per attuare azioni di welfare nel contesto dell'ambiente di lavoro e della relativa organizzazione, che affrontino una o più “sfide sociali” di quelle sopra elencate.
Esempi di soluzioni welfare in linea con questi obiettivi:
- introduzione della banca del tempo,
- forme di lavoro a distanza (telelavoro o smart working),
- concessione di part time a fronte di situazioni familiari particolari (magari con il versamento dei contributi per orario pieno) o di permessi e congedi aggiuntivi rispetto a quanto prevede il contratto di lavoro,
- realizzazioni di asili nido aziendali,
- specifiche azioni di supporto per i caregivers (dipendenti impegnati ad assistere familiari),
- strumenti di time saving per risparmiare tempo sulle incombenze quotidiane,
- servizi di car sharing per agevolare gli spostamenti in auto dei dipendenti.
I destinatari dei progetti sono i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato e determinato, anche part-time, compresi dirigenti, lavoratori somministrati, collaboratori e soci lavoratori di società cooperative.
Con Decreto 3/10/2019 il Dipartimento per le politiche della famiglia ha reso noto che la misura è stata sospesa fino al prossimo 15/12/2019, per meglio individuare i soggetti che possono accedervi, garantire pari opportunità alle imprese e assicurare la massima partecipazione.
Il nuovo termine potrà essere differito una sola volta o ridotto, pertanto si auspica che a breve vengano diffuse le nuove informazioni per le imprese che intendono cogliere questa opportunità di finanziamento.