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Aiuti di Stato e Quadro Temporaneo degli Aiuti: estensione UE fino a giugno 2021

La Commissione UE proroga e potenzia la flessibilità sugli aiuti di Stato e le misure sulla ricapitalizzazione imprese, per sostenere l'economia nell'emergenza Covid.

 

La Commissione UE ha prorogato il Quadro Temporaneo per gli Aiuti di Stato dello scorso mese di marzo 2020, pensato per sostenere l’economia nell’emergenza Coronavirus.

La misura è prorogata per sei mesi fino al 30 giugno 2021, mentre la parte finalizzata a consentire misure di ricapitalizzazione sarà applicabile fino al 30 settembre 2021 (rispetto all’originario 30 giugno 2021).

L’obiettivo è chiaro e viene esplicitato dalla vicepresidente esecutiva UE, Margrethe Vestage, come risposta alle esigenze costanti delle imprese, consentendo agli Stati Membri di sostenere le aziende «che subiscono notevoli perdite di fatturato contribuendo in parte ai costi fissi non coperti», e «di uscire dalle imprese ricapitalizzate mantenendo nel contempo la loro precedente partecipazione».

Molto in sintesi, il quadro temporaneo introduce meccanismi di flessibilità in materia di aiuti di Stato per consentire di affrontare la crisi Covid, nel corso dell’anno sono stati via via aggiornati alcuni punti specifici per:

  • aumentare le possibilità di sostegno pubblico a ricerca,
  • sperimentazione e produzione di prodotti utili a combattere la pandemia,
  • salvaguardare posti di lavoro e sostenere ulteriormente l’economia,
  • consentire misure di ricapitalizzazione e debito subordinato,
  • potenziare il sostegno alle microimprese, alle piccole imprese e alle startup,
  • incentivare gli investimenti privati.



Bruxelles entro il prossimo giugno vaglierà la necessità di prorogare o adattare ulteriormente il quadro temporaneo, in considerazione dell’andamento della crisi Covid.

Non c’è solo la proroga: viene anche introdotta una nuova misura che consente di sostenere le imprese che subiscono un calo del fatturato pari ad almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa del Coronavirus, con un tetto di 3 milioni di euro per impresa.

Obiettivo: prevenire il deterioramento del capitale delle imprese, consentendo loro di proseguire l’attività commerciale e fornire una solida base per la ripresa.

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